24 marzo 2006 Sei di destra, di centro o di sinistra?
In molti mi chiedono questo quesito. La mia intenzione è una sola, rappresentare
gli italiani all'estero. Questo è ciò che ha motivato la mia candidatura,
non una ideologia politica. Quando poi invece voto, cerco di votare la persona e per i programmi.
In generale, sono dell'opinione che il governo non è il pastore di un gregge,
ma deve essere semplicemente un servizio che assecondi le costituzioni spontanee.
Sono per una Italia più liberale e meno burocratica, che sostenga e
valorizzi il merito, che non sia nemica di chi si scontra con una crescente
competizione caricandolo di costi anche burocratici; un Italia che riconosca
il valore sociale delle libere iniziative dei singoli
e delle loro formazioni, che capisca l’iniziativa come una aspirazione
innata e buona (non una sorta di peccato originale da espiare); uno stato che
capisce che facilitare l’iniziativa aiuta il progresso, che riconosca
nella società una vera solidarieta grazie a tanto volontariato - ma
libero! ...che capisca la domanda di sussidiarietà che la società sta
ponendo, una sussediarieta non sussidiata ne vittima dell’assistenzialismo.
Insomma, il politico deve facilitare l'emergere dell'individuo e della società.
Questo è ciò che mi interessa, e sono aperto a confrontarmi con chiunque
abbia a cuore questo respiro in quella forma di servizio che è la politica.
Lascio che sarà il lettore a giudicare se sono di detra o di sinistra.
Francesco de Leo
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