31 marzo 2006 Dopo 50 anni di silenzio, i partiti si lanciano sull'elettorato estero spendendo più di quanto la legge consenta
Spero di sbagliarmi. Però le quantità e le qualità del materiale elettorale che è stato inviato insospettirebbe chiunque.
Sono pervenuti opuscoli a 12 pagine, presentazioni multimediali su CD-ROM, varie cartoline e lettere. Spesso più di uno allo
stesso recapito. Avrebbero dovuto avere almeno il buon senso di mandare una corrispondenza per famiglia residente all'indirizzo,
anzichè una per ciascuna persona residente al medesimo indirizzo.
Per poi non parlare dell'operazione di mailing che ha fatto l'Unione di Prodi, che ha inviato gli opuscoli dall'Italia via Posta
Prioritaria. Anche questo inviato a ciascun residente.
Tantissimi sono anche quelli che hanno ricevuto telefonate da niente poco di meno che la voce di Berlusconi. Ci sono candidati che
hanno 25 centraliniste che da settimane ogni giorno chiamano gli elettori per spiegare come si vota.
Bravi partiti italiani! Dopo 50 di silenzio non appena gli italiani all'estero sono diventati oggetto appetibile ai fini elettorali
vi siete lanciati con la prepotenza e l'arroganza di chi può disporre di risorse praticamente illimitate.
Francesco de Leo
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